Cryptolocker, malware, ransomware, cybercriminali… sfruttano la mancanza di competenze e risorse di PMI e studi professionali per sottrarre dati sensibili, bloccare il business, chiedere il riscatto. L’allarme è scattato da tempo, ma le notizie di attacchi si susseguono e i ransomware continuano a diffondersi, con successo, tra le piccole imprese senza grossi ostacoli. La battaglia oramai non è sul “se si verrà colpiti” ma “sul quando si verrà colpiti”. Cerchiamo di capire meglio questa prospettiva a prima vista magari tragica ma che invece deve portarci a un cambiamento di mentalità e strategia che può rivelarsi utile anche in altre situazioni.
Un po’ si storia… CryptoLocker è un ransomware, cioè un software malevolo che cifra silenziosamente i dati per poi chiedere un riscatto in cambio della decriptazione. Le prime tracce di CryptoLocker risalgono a settembre 2013 e da allora sono state rilasciate molte varianti e altri ransomware dal comportamento simile.
Ma io ho l’antivirus! Avere un antivirus è sempre importante per non dire fondamentale ma questi si stanno rivelando inefficaci contro i ransomware, leggi questo articolo per capire di più…
Ma io non faccio nulla di pericoloso! Questa è una delle frasi più ripetute durante le analisi dei rischi per prevenire attacchi e stabilire strategie efficaci di protezione ma è anche la bugia più grossa perché nel 43% dei casi la colpa è dei dipendenti, come spiegato in questo interessante articolo…